sabato 14 novembre 2015

Riguardo la Francia, l'Isis, la Storia e quando mi scivola tutto addosso

Se i Morti sono tutti uguali 

Non scordatevi la Storia perché saremo destinati a ripeterla:

Per esempio,

Italia-Libia: già negli anni 50' Enrico Mattei volendosi staccare dal cartello delle "7 sorelle del petrolio", comincia a fare accordi con la Libia per l'acquisizione di Petrolio.
Enrico Mattei perde la vita con un esplosione in volo, ufficiosamente assassinato da una cordata franco-americana, egemoni del petrolio in quel tempo.

Anno dopo anno, i vari governi Italiani (Tra cui Prodi e Berlusconi) continuano una stretta collaborazione con la Libia.
Molte aziende italiane costruiscono e lavorano in Libia poiché esistevano degli accordi commerciali privilegiati, tra Italia e Libia.



2011 Inizia la Primavera araba, i Francesi (che i nostri rapporti privilegiati proprio non digerivano) mettono subito in moto il consiglio di sicurezza dell'ONU e senza pensare ad una vera e propria strategia, prima di tutti, con le proprie forze armate, attaccano la Libia (Operazione Alba dell'Odissea). In un paese già devastato muoiono migliaia di persone sia ribelli che civili.
Piano piano intervengono in forza anche gli altri paesi tra cui, come dei pseudo traditori, l'Italia.

Il risultato è un'egemonia francese.
La Francia si Prende circa il 35% (sulla carta) del petrolio Libico, mentre gli accordi commerciali tra Italia e Libia sono scomparsi: né petrolio a buon prezzo né proseguimento dei vecchi lavori come da contratti, ma solo promesse da un paese morto. (http://tg24.sky.it/…/…/09/01/libia_francia_russia_juppe.html)
Fregandosene della gente, del sociale, di chi soffre... Presi soldi e risorse hanno lasciato un paese senza controllo che apre le porte a quel fantoccio dell'Isis.

- Cambiando Area,
il 27 settembre 2015, con tanto di orgoglio nazionale, la Francia bombarda la Siria, un paese senza più alcuna struttura, un paese di macerie. Lo fa per la dura lotta ai terroristi. Ovviamente bombarda, tra le tante aree terroristiche, anche zone civili.
(http://www.ilpost.it/…/27/francia-attacchi-aerei-isis-siria/)

Personalmente, In Africa vivevo e collaboravo con Siriani, Yemeniti, gialli, rossi, neri e bianchi...
A nessuno importava niente della cultura dell'altro o della propria religione... l'obiettivo era lavorare per mandare soldi alle famiglie. Nient'altro.
A volte le culture sono talmente diverse che non le capisci, ma alla fine siamo tutti esattamente uguali e tutti pensano allo stesso modo.

Noi Siamo terroristi proprio come gli altri:
Quando alla mattina, con le vostre scarpe firmate e gli occhiali da sole, scendete al bar, tra il giornale e il cappuccino, ricordate che c'è gente, o meglio, ci sono bambini senza colpe che crescono tra l'odio e l'ignoranza culturale, grazie a nazioni e governi con il pugno di ferro come i nostri.

Concludo con una citazione:

" la storia dà i brividi perché nessuno la può fermare"

Non mi va di piangere né di cadere nella retorica, anzi...
...a me scivola tutto addosso.

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