giovedì 8 ottobre 2015

SWATCH


Guardo ancora l’ora sul quadrante dello swatch, 
darle un altro quarto d’ora o andare via
gente usciva a branchi dalle scale del metrò 
ma in quei visi in fuga lui cercava quello suo:
l’unica cosa che potesse darle un senso al freddo e al giorno e a quell'inverno…

bella e accesa in viso d’improvviso lei arrivò
come fosse apparsa per magia
e radiosa spense ogni protesta e lo baciò
e abbracciati andarono parlando tutti e due
di amici e dischi e di vacanze di Natale...

Io mi sentì quasi male guardandoli andare
ed invidiai il loro incontro, quel tutto da fare
tutto quel tempo davanti, quel loro sperare
e l’incoscienza orgogliosa della loro età.

E mi venne in mente come un pugno quando anch'io
aspettavo appeso a un angolo una lei
e quando arrivava mi sentivo come un Dio
e abbracciati e persi si parlava tutti e due
uno sull'altro degli esami e di Natale
e di un poeta geniale e di un film sperimentale
e ci sembrava che niente potesse finire
come se il tempo davanti dovesse durare
fino alla linea incosciente della nostra età…
Che ho perduta, che mi è scivolata
che cosa fai ora ragazza abbracciata?
A me, ai dogmi andati, a una strada bagnata
diversa e la stessa della loro età…

E mi trovai a camminare nel freddo invernale
e mi rinchiusi alla gola un giaccone normale
e poi tirai su le spalle e ghignai sul Natale
giocando col bene e il male che sai in ogni età …

…Età che deve andare ma lascia che cammini
l’età deve passare ma lascia che sconfini
poi tiro su le spalle e ghigno sul natale
e gioco col bene e il male che so in ogni età …


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