lunedì 10 settembre 2012

Viaggiatori d'occidente


Riccardo Martinelli - Est Ovest

Sto tornando a casa. Fuori piove e mi piace soffermarmi a camminare sotto la pioggia, avvolto nel mio impermeabile, sono quasi prevalso dal desiderio di abbandonarmi a una gita notturna nella città dove sono nato e cresciuto, ma ho l’incombenza di tornare a casa.

Oggi ho appreso di una storia, che mi ha ricordato una canzone particolarmente orecchiabile alla quale sono molto affezionato, Viaggiatori d’occidente.

Parte la selezione sull’mp3 e comincia una fascinosa melodia, si intrecciano i primi accordi...
La realtà quotidiana è per noi uno spunto più tangibile e significativo di qualsiasi illuminante e travolgente idea.

Si conoscono da tre anni, ogni giorno a stretto contatto sul lavoro, lo stesso che con passione e dedizione, in nome della ricerca portano avanti. Lui, alto e magro, con qualche capello bianco, non conosce altro interesse al di fuori dei suoi studi, schivo ma nel contempo solare con i suoi amici più cari, gli stessi da dieci anni ormai, dai tempi del liceo. Lei, capelli corvini, corti e mossi, segno inequivocabile di ribellione e compostezza.



Alla ricerca giunta per caso, dopo aver approcciato mille interessi: il teatro, le lingue, la musica e quanto altro di artistico si possa immaginare. Un amore totalitario e coinvolgente, travolgente quanto basto e razionale da permettere sane discussioni e fisiologici confronti su temi di ampio spettro: sociali, politici, finanziari, mediatici. E allora mi viene in mente un verso che canta cosi: “I cuori difficili hanno sempre da dire più di quanto basterebbe dopo tanto parlare.”


Un giorno come un altro, quando immagini che la tua giornata trascorrerà esattamente cosi, senza particolari che ti permetteranno di ricordarla tra neanche due mesi, arriva una chiamata che ti sconvolge la vita e ti spiazza e ti mette davanti a decisioni difficili e ardite.

Cinque mesi dopo, tutto ciò che di inaspettato poteva succedere, era già avvenuto: matrimonio, recessione dal contratto da ricercatore per inseguire il sogno di una vita, la dirigenza di un grande istituto di sperimentazione oltreoceano, il sogno di un bambino cresciuto e divenuto ormai un uomo di trentatré anni. Lei troppo altruista e innamorata per fermalo, indipendentista quanto e quando occorre, asserisce dinanzi alla sua decisione.
New York è la nuova destinazione. E di nuovo penso viaggiatori d’occidente è la giusta asserzione.
E le parole, calzano loro a pennello, anche se sono state scritte almeno vent’anni fa. Perché è cosi "essere un uomo di cui la donna s’accontenta e ti viaggia vicino ma ti guarda da lontano” vuol dire essere viaggiatori d’occidente. E mentre lui è schivo, introspettivo e “amante del silenzio come chi torna da una guerra poco convinto di appartenere a questa o a un’altra terra.”

Lei è impegnata nei suoi interessi, per colmare il dolore di un amore più grande, che forse non riesce completamente a capire e a gestire, “lei pensa alle terre greche e a una maggior fortuna mentre in fondo a Bleeker Street lui sta aspettando quella luna.
Pecca del peccato di ogni donna, dell’amante che ama non riamato, perché non va fino in fondo, non è coerente con la sua decisione, quindi “Buia come un finale da “Giardino dei ciliegi” lei ci pensa ma non lo chiama (mai tornare a ieri).” Perché la casa va all'asta e l’amore non torna indietro, se non sai coltivarlo con sentimento.

Emerge un vuoto d’amore, in contrapposizione ad una forte ricchezza culturale, che quando ti chiede di sacrificare ciò che ami e che più ti sta a cuore è completamente tronfia e vuota, finalistica e priva del suo scopo più nobile. Assolutamente futile.

“Mai più un salto al caffè italiano perché non ti piace niente.” Il rifiuto di vivere in un ambiente che gli ha portato via il marito, spinge la nostra brunette al disprezzo di quello che la circonda.

E il silenzio di quest’uomo, è la chiave per capire, le “lunghe pause al telefono da un altro continente”, non ha risposte per un vuoto che cresce e che li separa ogni giorno, visto che lei di nuovo “lei pensa alle terre greche e a una maggior fortuna mentre in fondo a Bleeker Street lui sta aspettando quella luna”e un oceano che annulla le distanze, perché non c’è amore che possa riunire due persone tradite dal loro stesso rancore.

E quello che li distrugge sono le aspettative di una vita diversa da come si è realizzata, che nessuno dei due è capace di ricucire e sono viaggiatori d’occidente, perché sono metri i chilometri da Roma a New York ma sono chilometri i metri tra lui e lei.



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