lunedì 10 settembre 2012

Viaggiatori d'occidente


Riccardo Martinelli - Est Ovest

Sto tornando a casa. Fuori piove e mi piace soffermarmi a camminare sotto la pioggia, avvolto nel mio impermeabile, sono quasi prevalso dal desiderio di abbandonarmi a una gita notturna nella città dove sono nato e cresciuto, ma ho l’incombenza di tornare a casa.

Oggi ho appreso di una storia, che mi ha ricordato una canzone particolarmente orecchiabile alla quale sono molto affezionato, Viaggiatori d’occidente.

Parte la selezione sull’mp3 e comincia una fascinosa melodia, si intrecciano i primi accordi...
La realtà quotidiana è per noi uno spunto più tangibile e significativo di qualsiasi illuminante e travolgente idea.

Si conoscono da tre anni, ogni giorno a stretto contatto sul lavoro, lo stesso che con passione e dedizione, in nome della ricerca portano avanti. Lui, alto e magro, con qualche capello bianco, non conosce altro interesse al di fuori dei suoi studi, schivo ma nel contempo solare con i suoi amici più cari, gli stessi da dieci anni ormai, dai tempi del liceo. Lei, capelli corvini, corti e mossi, segno inequivocabile di ribellione e compostezza.